Esistono una moltitudine di trucchi per concimare le piante. Ma quello che coinvolge l’acqua di cottura del riso è decisamente miracoloso anche per chi non ha il pollice verde.
I fondi di caffè sono stati considerati come un eccellente fertilizzante per le piante e un efficace repellente naturale per i parassiti.
Aggiungendolo al terriccio di gerani, rose, camelie e azalee, ma anche di pomodori, carote ed erbe aromatiche, stimolerà la crescita e la fioritura delle piante.
Da versare nei vasi delle piante, i fondi di caffè eliminano insetti e lumache che divorano le foglie delle piante. Ma anche formiche e cimici che vogliono entrare in casa se lo si mette vicino a porte e finestre.
E se vi dicessimo che l’acqua di cottura del riso funziona ancora meglio dei fondi di caffè? Non è uno scherzo, vi spiego subito perché e come farlo seguendo le istruzioni consigliate dai giardinieri più audaci.
Piante superverdi e sane: utilizzate l’acqua di cottura del riso
In estate, quante volte preparate un piatto di riso freddo da portare in spiaggia o in gita con amici e familiari? Ebbene, per tutte queste preparazioni, evitate di buttare l’acqua del riso. Vi spiego subito perché.
L’utilizzo dell’acqua di cottura del riso per innaffiare le piante è un’ottima opzione per combattere gli sprechi. Infatti, il potassio e il fosforo contenuti nel riso vengono rilasciati durante la cottura.
In questo caso, evitate di salare l’acqua, perché la pianta potrebbe seccarsi dopo poche ore dall’annaffiatura.
L’acqua di cottura del riso è un fertilizzante utile per tutti i tipi di piante soprattutto per le acidofile. I giardinieri consigliano in particolare di utilizzarla su camelie, ortensie, azalee, gerani e bouganville. Non va invece utilizzato su ciliegio, gelso e pino.
Tuttavia, non esagerate con la quantità di acqua di riso utilizzata. Infatti, un eccesso di potassio può essere dannoso per le piante. L’ideale sarebbe ripetere l’operazione ogni due settimane.