Riso: mettetelo a cucchiaiate nelle vostre piante! Il trucco per avere piante verdi in pochi semplici passi!

Esistono una moltitudine di trucchi per concimare le piante. Ma quello che coinvolge l’acqua di cottura del riso è decisamente miracoloso anche per chi non ha il pollice verde.

fondi di caffè sono stati considerati come un eccellente fertilizzante per le piante e un efficace repellente naturale per i parassiti.

Aggiungendolo al terriccio di gerani, rose, camelie e azalee, ma anche di pomodori, carote ed erbe aromatiche, stimolerà la crescita e la fioritura delle piante.

Da versare nei vasi delle piante, i fondi di caffè eliminano insetti e lumache che divorano le foglie delle piante. Ma anche formiche e cimici che vogliono entrare in casa se lo si mette vicino a porte e finestre.

E se vi dicessimo che l’acqua di cottura del riso funziona ancora meglio dei fondi di caffè? Non è uno scherzo, vi spiego subito perché e come farlo seguendo le istruzioni consigliate dai giardinieri più audaci.

Piante superverdi e sane: utilizzate l’acqua di cottura del riso

In estate, quante volte preparate un piatto di riso freddo da portare in spiaggia o in gita con amici e familiari? Ebbene, per tutte queste preparazioni, evitate di buttare l’acqua del riso. Vi spiego subito perché.

L’utilizzo dell’acqua di cottura del riso per innaffiare le piante è un’ottima opzione per combattere gli sprechi. Infatti, il potassio e il fosforo contenuti nel riso vengono rilasciati durante la cottura.

In questo caso, evitate di salare l’acqua, perché la pianta potrebbe seccarsi dopo poche ore dall’annaffiatura.

L’acqua di cottura del riso è un fertilizzante utile per tutti i tipi di piante soprattutto per le acidofile. I giardinieri consigliano in particolare di utilizzarla su camelie, ortensie, azalee, gerani e bouganville. Non va invece utilizzato su ciliegio, gelso e pino.

Tuttavia, non esagerate con la quantità di acqua di riso utilizzata. Infatti, un eccesso di potassio può essere dannoso per le piante. L’ideale sarebbe ripetere l’operazione ogni due settimane.